Dipendente comunale accoltellato, aveva gestito affido dei figli

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È accusato di tentato omicidio il 57enne di origine siciliana, da tempo residente a Bologna, fermato dalla polizia per l'aggressione a coltellate avvenuta ieri pomeriggio al bar del circolo 'Casa delle associazioni' al Baraccano, all'interno della sede del quartiere Santo Stefano.

A farne le spese è stato un dipendente 63enne del Comune di Bologna, in servizio nello stesso quartiere come responsabile ufficio reti e in passato assistente sociale.

Proprio alla sua precedente attività di assistente sociale sarebbe legato, secondo le indagini, il movente del tentato omicidio: una ritorsione per avere dato in affidamento i figli alla ex moglie, dopo la separazione nel 2017.
    "Dopo averlo chiamato per nome e averlo colpito con diverse coltellate (fra l'addome e le braccia, ndr), gli avrebbe detto: 'così impari a toccare i figli degli altri'", ha spiegato il dirigente della squadra Mobile di Bologna incontrando oggi i cronisti per fare il punto sulle indagini.
    Secondo quanto ricostruito ascoltando testimoni e visionando filmati di videosorveglianza, quello di ieri potrebbe essere stato un agguato premeditato: il 57enne infatti già il giorno prima si era presentato al bar del Baraccano, probabilmente in attesa della vittima.
    Gli investigatori si dicono convinti che l'intenzione dell'aggressore fosse di uccidere: "Nove fendenti accertati - ha detto ancora Pititto - portano a ritenere che l'obiettivo fosse ben più grave del ferimento".
    Le condizioni del dipendente comunale sono in lieve miglioramento: è stato operato e resta in terapia intensiva, ma sarebbe fuori pericolo di vita. Il 57enne fermato, che secondo la polizia vive in un contesto di forte disagio, aveva già precedenti, per furto e anche per un'altra grave aggressione avvenuta nel 2013, quando ferì a coltellate l'allora compagno della ex moglie.